E’ una storia che attraversa geograficamente gli USA, quella dei Los Angeles Clippers . E così, ovviamente, anche quella del suo logo. Quella che è da molti anni considerata (e a ragione) “la seconda quadra di basket” di Los Angeles, ha infatti visto la sua storia iniziare dalla parte opposta degli States. A Buffalo (NY), per la precisione, quando la franchigia fu fondata dal politico e imprenditore milionario John Y. Brown Jr. nel 1970.
Il primo logo
Nel primo anno di attività, con l’ingresso nella NBA insieme ai Portland Trail Blazers e ai Cleveland Cavaliers , la società fu chiamata Buffalo Braves, e si dotò di un logo abbastanza didascalico, con la sagoma blu di un bufalo (per l’appunto) all’interno di un pallone da basket giallo, contornato di piume rosse. La grafica non riscosse un successo significativo, e solo dopo un anno venne completamente rinnovata. Con il nuovo logo si modificò la tavolozza dei colori, con l’adozione del blu, del bianco e del rosso bianco, e l’elemento grafico del marchio diventò una grande B stilizzata, la cui barra centrale e quella verticale furono disegnate per richiamare l’arco e la freccia, in onore della cultura nativa americana.
E arrivò il tempo di San Diego
Il secondo logo restò invariato per sette anni, quando la società abbandonò la East Conference per ricollocarsi a San Diego con il nome di San Diego Clippers. In seguito al trasferimento il nuovo logo divenne più geometrico, con tre vele triangolari (stilizzate e sovrapposte) all’interno di un cerchio blu e un sole rosso dietro quella più in alto. Scritta in rosso, la parola Clippers assunse inoltre un ruolo da protagonista, rispetto a SAN DIEGO (in blu), attraversando con la parte superiore lo stemma.
Il ritorno del pallone da basket
Un nuovo, rilevante cambiamento per i Los Angeles Clippers fu il rappresentato dall’intervento sul logo del 1982. I creativi coinvolti scelsero di rendere nuovamente protagonista il pallone da basket, con al centro, sovrapposte, il nome della città e la parola Clippers. A rendere caratteristico lo stemma furono le linee orizzontali, poste su entrambi i lati della sfera per dare un senso di movimento. Il logo restò praticamente invariato fino al 2015, quindi molti anni dopo al definitivo trasferimento della società a Los Angeles, avvenuto nel 1984.
Un concept diverso per i Los Angeles Clippers
A metà degli anni ’10 del terzo millennio i Los Angeles Clippers misero mano in modo sostanziale al marchio. Pur rimanendo, il pallone da basket venne ridimensionato e collocato nella parte alta dello stemma, con all’interno il monogramma CLA. La posizione predominante, al centro del logo, fu quella ottenuta dalla parola CLIPPERS. La scritta fu realizzata con il carattere The Baskerville Old Serial Heavy di SoftMaker , nella versione Sans – serif, dalle linee dritte e gli angoli arrotondati, e collocata tra linee blu e rosse.
Una nuova svolta per i Clippers
Ancora più significativo è, probabilmente, il cambiamento adottato quest’anno, che va a inserirsi in un rebranding complessivo, progettato in occasione del trasferimento dei match casalinghi dei Los Angeles Clippers nel nuovo Intuit Dome di Inglewood, previsto per la stagione 2024/2025. In questo caso il nuovo logo, circolare, si distingue per i simboli nautici, richiamando il nome della società (“clippers” sono infatti un tipo di navi a vela). Protagonista del nuovo stemma è il timone, le cui linee interne riprendono concettualmente quelle della palla. La palette rossa, bianca e blu ricollega invece ai team sportivi nazionali, così da comunicare forza e, allo stesso tempo, competitività.